Le Nomination Pool sono attive! Staking nativo a partire da 1 DOT
Fare staking in modo nativo su Polkadot è più facile che mai e si può iniziare con 1 DOT, grazie a questa nuova funzionalità di scalabilità per lo staking system di Polkadot.
Le nomination pool sono una nuova funzionalità per il sistema di staking di Polkadot, che consente agli utenti di riunire i propri token DOT on-chain per nominare validatori e ricevere le rewards, migliorando significativamente la scalabilità del sistema. Ora chiunque abbia almeno 1 DOT può ricevere le rewards per lo staking nativo su Polkadot.
Insieme alla Polkadot Staking Dashboard lanciata di recente e alla nuova app di staking user-friendly appena uscita dalla versione beta, le nomination pool riducono la barriera d'ingresso per partecipare allo staking direttamente sulla rete e semplificano il processo. Ora gli utenti con meno DOT e coloro che cercano un'esperienza di staking più passiva possono depositare direttamente sulla rete.
Questi aggiornamenti riducono anche l'incentivo allo staking tramite servizi e intermediari di terze parti. Eliminando gli intermediari e depositando nativamente (direttamente sulla relay chain), gli holder di DOT possono aiutare a mantenere Polkadot sicuro e decentralizzato, ricevendo al contempo ricompense competitive fino al 18%*.
Le nomination pool native a livello di protocollo rappresentano anche un'importante innovazione nel più ampio settore blockchain, dove gli staker con meno token sono spesso svantaggiati e le staking pool richiedono generalmente di fare affidamento a servizi intermedi.
La necessità delle nomination pool
Fin dall'inizio, il sistema Nominated Proof of Stake (NPoS) di Polkadot è stato progettato per ottenere il massimo grado di sicurezza, di decentralizzazione, efficienza energetica e rappresentanza equa, bilanciando in modo efficiente gli interessi degli holder di DOT in maniera equa dai più piccoli ai più grandi. È sempre stato un obiettivo per Polkadot fornire un accesso inclusivo allo staking e abbassare il più possibile la barriera all'ingresso per i nominatori.
Ma dopo il lancio della Polkadot Relay Chain nel 2020, il rapido ridimensionamento della rete nel 2021 e l'aumento della domanda di partecipazione allo staking hanno messo a dura prova questo sistema innovativo. Per garantire la sicurezza della rete è stato introdotto un numero massimo di 22.500 nominatori e la governance ha approvato una serie di mozioni che hanno gradualmente aumentato l'importo minimo di nomina a 160 DOT. Questo limite è stato poi nuovamente abbassato a 10 DOT, ma l'importo minimo necessario per far parte dei primi 22.500 nominatori e guadagnare le rewards viene ora determinato dinamicamente e al momento della stesura si aggira ancora intorno ai 170 DOT.
Per rimediare ai problemi di scalabilità del sistema e rimuovere le limitazioni introdotte alla partecipazione come nominatore, nell'ultimo anno sono stati sviluppati numerosi miglioramenti al Polkadot staking system. La più significativa ed eccitante di queste è la funzione delle nomination pool, lanciata prima su Kusama e ora disponibile anche su Polkadot.
Prima delle nomination pool, l'unico modo per partecipare al processo di nomina e ricevere rewards nativamente era che gli utenti nominassero direttamente i validatori, utilizzando la loro quota di token DOT per selezionare fino a 16 validatori affidabili.
Tuttavia la nomina diretta non solo richiede agli utenti di avere una partecipazione significativa in token DOT, ma richiede anche di svolgere un ruolo più attivo nella ricerca, nella selezione, nel monitoraggio e nella rivalutazione periodica dei validatori che hanno scelto.
Con le nomination pool, il creatore di una pool gestisce le nomine per conto dei membri, riducendo il tempo e le spese generali necessarie per partecipare alla nomina. Ovviamente i membri della pool dovrebbero condurre ugualmente la propria ricerca per determinare a quale pool aderire. A differenza della nomina diretta, le pool non richiedono agli utenti di creare sia un account stash che uno controller, riducendo ulteriormente la complessità dello staking nativo.
In alternativa, prima delle nomination pool gli holder DOT potevano fare staking indirettamente tramite servizi di terze parti e fornitori di liquid staking, ma a scapito della decentralizzazione e della sicurezza della rete. Lo staking indiretto significava anche che i token holder dovevano cedere il loro potere di voto economico a terzi, cedendo spesso una percentuale delle loro ricompense nel processo.
Oltre a rendere lo staking nativo più accessibile a chi detiene meno DOT, le nomination pool rimuovono anche il limite teorico al numero di utenti che il sistema può gestire, consentendogli di continuare a crescere insieme alla domanda di partecipazione allo staking.
Come funzionano le nomination pool
Con le nomination pool, più holder di DOT possono unire i propri token agendo come un unico nominatore e sostenendo collettivamente una serie di validatori scelti dal creatore della pool.
I premi vengono automaticamente suddivisi proporzionalmente fra i membri della pool e le nomination pools non ricevono attualmente commissioni. Questo significa che i membri della pool possono ora aspettarsi la stessa percentuale di rewards che otterrebbero per il loro stake partecipando al sistema come nominatori diretti.
Per garantire che gli incentivi economici siano allineati e che la sicurezza della rete venga mantenuta, gli slashing vengono applicati proporzionalmente anche ai membri della pool attivamente vincolati.
Entrare a far parte di una nomination pool
Il modo più semplice per partecipare alle nomination pool è attraverso Polkadot Staking Dashboard, la nuova web app user-friendly per lo staking. Gli utenti più avanzati possono anche partecipare tramite le app Polkadot-JS.
Entrare a far parte di una nomination pool tramite Staking Dashboard è facile come connettere l’account, selezionare una pool e firmare una transazione per contribuire con i vostri DOT. Per una procedura dettagliata e completa su come entrare a far parte di una pool tramite Polkadot Staking Dashboard, potete seguire questo video tutorial.
Tenete presente che potete partecipare a una pool solo con un saldo trasferibile e l'importo con cui partecipate viene trasferito dal vostro account alla nomination pool. Coloro che hanno già vincolato fondi possono vincolarne altri o fare re-stake delle rewards. Al momento potete appartenere a una sola pool per volta, poiché i fondi dei membri vengono trasferiti dal vostro account a quello della pool, tutti i fondi che nominerete a una pool non verranno visualizzati nel vostro saldo.
Inoltre, al momento non è possibile votare per la governance con fondi comuni. Per annullare la partecipazione o semplicemente passare da una pool all'altra, dovrete attendere il periodo di svincolo (unbonding period) di 28 giorni su Polkadot.
Lo staking è infinitamente migliore su Polkadot
Le nomination pool native di Polkadot sono un'aggiunta importante e preziosa per la rete. Come risultato di questo aggiornamento, NPoS diventa più scalabile e fornisce un metodo intuitivo e inclusivo per lo stake su Polkadot, aprendo a molti più possessori di DOT alla possibilità di fare staking.
Le pool offrono anche nuove opportunità per i validatori. Con l'implementazione delle nomination pool è probabile che aumenti la quantità di DOT che entrano nello staking system e i validatori avranno un incentivo per garantirsi che l'afflusso di token vada verso di loro.
Unisciti o apri una nomination pool oggi stesso tramite Polkadot Staking Dashboard o le App Polkadot-JS.
Potete approfondire lo staking sul sito web di Polkadot o visitando la sua Wiki per un approfondimento più tecnico sulle nomination pool. Per rimanere aggiornati sugli updates relativi aggiornamenti dello staking system di Polkadot, potete seguire l’apposita sezione sul blog di Polkadot.
*Le ricompense per lo staking variano in base alle condizioni della rete. Lo storico dei tassi di reward non è indicativo di ricompense future.
Interessato a sviluppare o costruire su Polkadot? Mettiamoci in contatto per un supporto pratico.
Traduzione e adattamento dell’articolo originale a cura di Michele Rocchi
